Lambertini prosegue comunque a lavorare al suo progetto anche dopo l’arrivo della CX500 Turbo migliorandolo continuamente. Partendo da una bicilindrica 500 usata come moto laboratorio, Lambertini applica la turbina IHI fra l’unico carburatore Dell’OrtoCVC da 36 mm e i condotti di aspirazione dei due cilindri. Per abbassare la temperatura della miscela aria/benzina inviata dal compressore al motore, Lambertini utilizza un sistema intercooler aria-aria. Ovvero uno scambiatore termico posizionato nella parte anteriore sinistra del bicilindrico sotto forma di un cilindro alettato in lega leggera. Onde evitare un eccesso di pressione della sovralimentazione in fase di accelerazione, inserisce invece una valvola di pressione - o wastegate -dopo i collettori per bypassare i gas di scarico in eccesso. Per ridurre il ritardo di risposta del turbo all’apertura della manopola del gas, Lambertini studia invece un sistema per escludere momentaneamente il compressore ad ogni cambio di marcia. Infine, adotta anche un sistema che permette al guidatore di escludere od attivare a piacimento la sovralimentazione e un altro che, tramite un iniettore, immette una quantità di benzina supplementare una volta oltrepassato un certo valore di pressione di sovralimentazione, creando una sorta di overboost.
Nel 1981, quando ormai anche Yamaha, Suzuki e Kawasaki stanno per presentare i loro modelli Turbo (rispettivamente la XJ 650 T e la GS 650 Turbo) il progetto della Moto Morini subisce un’accelerazione e prende forma anche la moto: nuovo telaio monotrave in tubi d’acciaio di maggior sezione rispetto a quello della 500 con motore aspirato, forcellone in lega leggera con due ammortizzatori Marzocchi teleidraulici, forcella teleidraulica Marzocchi da 35 mm, impianto frenante Grimeca con dischi da 260 mm e la ciclistica viene completata. Per il design invece la Moto Morini si affida alla RG di Giuseppe Ricciuti, romano, fresco autore della Honda CB125 Endurance del Trofeo monomarca organizzato dalla Honda Italia (e delle future Laverda RGS 1000 ed Aprilia RSV Mille).