Motociclismo d'epoca di maggio 2018

La BMW R 80/7 è la protagonista della copertina del fascicolo di maggio. All'interno anche la Parilla 350 Bicilindrica, l'Aermacchi Brezza 150, la Gilera 200 T4, la Yamaha FZR 1000, la Norton 750 Spaceframe, la Scuderia NCR, il ricordo di Ivano Beggio… e molto altro
In copertina, in azione con la BMW R 80/7. La bicilindrica tedesca trova nel motore di 800 cc un invidiabile equilibrio tra prestazioni, fruibilità ed affidabilità. Con essa prende il via una generazione di modelli stradali tra i più apprezzati dagli appassionati della BMW, che copre quasi un ventennio, dal 1977 al 1995. A conclusione di questo dossier la presentazione del prototipo Futuro del 1980, dotato proprio del boxer 800 ma equipaggiato di iniezione e turbo compressore.
BMW Futuro 1980
Parilla 350 Bicilindrica
Altre vicende storico-industriali sono affrontate su questo numero di Motociclismo d’Epoca, a cominciare dalla Parilla 350 Bicilindrica. Nata in un momento di grande espansione per la giovane Casa milanese, questa moto debutta alla fine del 1951 ed entra in produzione due anni dopo come modello esclusivo e prestigioso. Per la Parilla sono anni di grande impegno e soddisfazione che si traducono in una gamma quanto mai articolata e di qualità che ottiene ottimi risultati a livello commerciale. Ma la “troppa carne al fuoco” se da una parte conferma il grande dinamismo dell’azienda, dall’altra toglie risorse al progetto della 350 che viene poco sviluppata. La crisi generata dal successo dell’automobile utilitaria è il colpo di grazia per questa bicilindrica, che esce di scena nel 1961.
Aermacchi Brezza 150
E proprio due anni dopo all’Aermacchi viene messo in catena di montaggio un nuovo scooter, il Brezza 150. Nato per soddisfare le richieste dell’importatore inglese, questo modello si dimostra ben costruito e di buone prestazioni, ma deve fare i conti con due “giganti” come Vespa e Lambretta che monopolizzano il settore. Il Brezza resta in produzione un paio di anni poi per la Casa di Varese ci saranno solo moto.
Un altro tentativo di inserirsi in una fascia di mercato particolare, quella delle stradali di medio-piccola cilindrata, vede invece protagonista la Gilera. Che nel 1978 inizia a commercializzare la 200 T4 che ha il compito di rinverdire il successo della precedente 150 Arcore. Nonostante alcune buone qualità ed un prezzo interessante, questa monocilindrica 4 tempi non ottiene quei riconoscimenti che si aspettano ad Arcore e a poco serve affiancarle una versione custom.
Gilera 200 T4
Yamaha FZR 1000
Ben altro impatto avrà la Yamaha FZR 1000, la favolosa super sportiva dotata del famoso telaio Deltabox e del 4 cilindri in linea con distribuzione a venti valvole, presentata alla fine del 1986. Un “pezzo” ancor oggi desiderato e al quale è dedicata una dettagliata Guida all’acquisto.
Scuderia NCR
Per la parte sportiva, due “nomi” importanti. Il primo riguarda la Norton 750 Spaceframe del 1974 con la quale la Casa inglese, impegnata nel Campionato Formula 750, cerca di ripetere gli ottimi risultati della Monocoque dell’anno precedente. Il secondo è un tributo alla Scuderia NCR. Nata sul finire degli anni Sessanta dalla passione di Giorgio Nepoti, Rino Caracchi e Rinaldo Rizzi, diventa presto il Reparto corse non ufficiale della Ducati e ottiene strabilianti successi, tra cui il Tourist Trophy con Mike Hailwood.
Su questo fascicolo troverete anche un ricordo di Ivano Beggio, l’artefice del miracolo Aprilia, improvvisamente mancato lo scorso marzo. Grazie alla disponibilità della famiglia Beggio, abbiamo potuto pubblicare alcuni significativi brani tratti dall’autobiografia che l’imprenditore veneto aveva da poco ultimato.
Il ricordo di Ivano Beggio
© RIPRODUZIONE RISERVATA