09 May 2023

BMW Futuro

Alla fine del 1980 la BMW presentò una concept-bike sviluppata attorno al bicilindrico boxer raffreddato ad aria. Si chiamava Futuro ed era stato realizzato da uno staff di specialisti in design, aerodinamica e motoristica, la maggior parte dei quali provenienti dal settore auto

Con la Futuro la Casa di Monaco intendeva sviluppare numerosi temi legati alla produzione di serie degli anni Ottanta: prestazioni, leggerezza e massima protezione aerodinamica. Senza però trascurare la sicurezza del guidatore e dell’eventuale passeggero. La moto era equipaggiata con il bicilindrico di 800 cc, dotato di iniezione elettronica Bosch LH Jetronic e turbocompressore allo scarico. Quest’ultimo era gestito da una centralina che controllava la pressione dei gas rapportandola alla temperatura di lavoro del motore. Per contenere il peso della moto entro i 180 kg, sulla Futuro era stato fatto abbondante uso di alluminio e titanio. Il telaio era costituito da una struttura scatolata in lega leggera imbullonata al basamento motore e sulla quale si infulcrava il forcellone oscillante con sospensione tipo Cantilever e monoammortizzatore dotato di molla in titanio. In lega leggera anche le ruote, lenticolari, mentre l’impianto frenante integrale della Brembo aveva i dischi rivestiti in materiale sinterizzato. La carenatura, studiata in galleria del vento, era in materiale plastico e nascondeva quasi completamente alla vista gli organi meccanici. Oltre ad offrire un’ottima protezione dalla pioggia e dai vortici d’aria, era finalizzata alla sicurezza passiva. Infatti, in caso di urto frontale, la posizione di guida che la carenatura imponeva al guidatore gli consentiva di “volare” in avanti e verso l’alto, in modo da superare eventuali ostacoli. In caso di scivolata invece, carenatura e codone impedivano lo schiacciamento delle gambe del pilota sotto alla moto. Osservandola oggi - a più di trent’anni dalla sua presentazione - non si può certo dire che la Futuro fosse bella o che abbia azzeccato le sue previsioni circa lo sviluppo tecnologico e l’evoluzione stilistica delle moto sportive. E anche in BMW all’epoca non credevano molto al futuro del boxer e di questo singolare esercizio stilistico, dato che la presentazione della K 100 con il motore a “sogliola” era ormai alle porte. Della Futuro si può trovare qualche elemento di collegamento nel design della K 1, la meno riuscita ed amata dell’intera gamma K.

© RIPRODUZIONE RISERVATA