Addio Luciano Battisti

Cordiale, sempre disponibile con tutti gli appassionati, aveva una cultura sterminata riguardo la storia del motociclismo pesarese (era stato fra le tante cose tra i fondatori del Registro Storico Benelli e Presidente Onorario del Moto Club Tonino Benelli) e le competizioni.

La sua collezione di oltre duecento motociclette comprendeva mezzi di assoluto spessore, come le Benelli quattro cilindri 350 e 500 con cui hanno corso Renzo Pasolini, Jarno Saarinen e Mike Hailwood o le Yamaha 250 e 500, rispettivamente ex Luca Cadalora ed Eddie Lawson che alla fine degli anni Ottanta hanno calcato la scena del motomondiale.

Fino a pochi anni fa assiduo frequentatore delle principali manifestazioni dedicate alle moto d’epoca, sia in Italia che all’estero, nel 2017 Battisti aveva raccontato la sua storia in un libro “Un sogno, la vita”. Trecento pagine di autentica passione con in copertina una foto in bianco e nero che lo ritrae da bambino, sorridente in sella ad una moto Alpino, di cui suo padre Walter era un rivenditore a Pesaro negli anni Cinquanta.

Negli ultimi tempi Luciano Battisti stava lavorando ad un progetto ambizioso. Aveva costituito una fondazione ed acquistato un capannone alla periferia di Pesaro per aprire un Museo dedicato al motociclismo, dove esporre tutta la sua splendida collezione.

I lavori erano quasi in via di ultimazione, ma un male incurabile con il quale stava lottando da tempo, purtroppo gli ha negato la soddisfazione di veder completata la sua opera. Aveva 79 anni.