Generazione Turbo

Una decina di anni fa è tornato in auge il tema tecnico della sovralimentazione: scopriamone insieme la storia e l’evoluzione

Nel 2013 la concept Suzuki

Fra il 2013 e il 2014 Suzuki e Kawasaki tornano improvvisamente con due concept sul tema della sovralimentazione. La prima a svelare le carte è la Suzuki, che al Tokyo Motor Show del 2013 presenta la Recursion, un prototipo sviluppato attorno a un bicilindrico parallelo di 588 cc con distribuzione bialbero, iniezione elettronica e, appunto, dotato di turbocompressore. I dati dichiarati parlano di 100 CV a 8.000 giri, di una coppia di 100 Nm a 4.500 giri e di un peso a secco di 174 kg per una moto che sulla carta dovrebbe essere a suo agio sia nei percorsi extraurbani e sia in città, con un occhio di riguardo anche al fattore consumi.

Kawasaki arriva nel 2014 con la H2

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A meno di un anno di distanza è il turno della Kawasaki, che al Salone di Colonia del 2014 presenta la H2R, una ipersportiva da 326 CV non omologata per circolare su strada che nel nome evoca la gloriosa tre cilindri a due tempi da corsa derivata dalla stradale H2, sogno e desiderio dei motociclisti sportivi nei primi anni Settanta. L’attenzione si concentra sul quattro cilindri sovralimentato, che sfrutta un compressore di tipo centrifugo sviluppato appositamente dalla Casa di Akashi utilizzando la tecnologia delle turbine a gas impiegate in campo aerospaziale.

Honda CX 500 Turbo: la prima della serie

Un concetto di base grossomodo molto simile a quello del turbo azionato dai gas di scarico della Honda CX 500 Turbo presentata nel 1981. La moto che nella prima metà degli anni Ottanta del secolo scorso aveva dato vita alla breve ed effimera stagione delle moto turbo che aveva coinvolto le quattro Case giapponesi e l’italiana Moto Morini, la cui moto turbo è però rimasta allo stadio di prototipo. Dopo la presentazione della Recursion e della H2R in molti si aspettavano la risposta di Honda e Yamaha. Che invece non c’è stata, perché solo Kawasaki ha proseguito per la sua strada, presentando subito dopo la H2 . Troppo diverse le dinamiche attuali del mercato motociclistico per sperare in una sfida tecnologia come quella di quarant’anni fa, quando le Case giapponesi ribattevano colpo su colpo alle novità proposte dalle rivali, anche se farlo in molte occasioni poteva rivelarsi antieconomico.

Ma quali sono state le protagoniste della “generazione Turbo” degli anni Ottanta? E perché il fenomeno si è sgonfiato in pochi anni? Scopriamolo insieme andando a vedere da vicino le vecchie moto Turbo, partendo dalla capostipite. Ovvero la Honda CX 500 Turbo

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