A metà degli anni Ottanta la Laverda non sta attraversando un bel periodo. Alcune scelte imprenditoriali poco felici ed il calo delle vendite nel settore delle 125 stradali, ultimo segmento di mercato a reggere ancora le sorti della Casa di Breganze, l’hanno portata verso l’amministrazione controllata. Piero Laverda, ormai solo al timone dell’azienda, chiede ai suoi tecnici nuovi progetti per attirare nuovi investitori. Uno sforzo disperato e coraggioso che porta alla presentazione, al Salone di Milano del novembre 1985, addirittura di quattro modelli: la GS 125 Lesmo, azzeccato restyling della monocilindrica a due tempi LB Uno, la piccola OR 50 Atlas da Enduro e la sua “sorella maggiore” OR 600, ma soprattutto la sportivissima GS 350 Lesmo. É su quest’ultimo modello che si concentrano le attenzioni degli appassionati, specie i diciottenni che all’epoca possono guidare solo moto di cilindrata inferiore a 350 cc e ai quali non par vero di avere un’alternativa alla Yamaha RD 350 di importazione parallela.